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al testo di Gil
Anima fragile
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Nel castano profondo dei tuoi occhi scorgo il riverbero dell'infinito. Non si arresta l'emergenza della bellezza dai percorsi interiori d'un'anima fragile perché avverte in sé il suono dolce dei passi di Dio. Ti guardo io perduto nelle resa alla mia debolezza di occhio che non vede più un altrove oltre l'orizzone eppure mi accoccolo sulla tua voce ache quando muta mi ripete il silenzio dello sguardo di Dio.
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